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Il segretario calabrese del sindacato afferente a Cgil: «Tav e Zes saranno occasioni di rilancio, ma vanno migliorati i collegamenti con Roma e Salerno»

Il settore dei trasporti calabrese deve essere completamente modernizzato per restare al passo coi tempi e competere con le altre regioni della Nazione. Il Pnrr deve collegare la regione col resto dell’Italia e il prezzo del gas deve essere mantenuto tramite una soglia per aiutare le famiglie.

CUOREECONOMICO ne ha fatto il punto con Nino Costantino, segretario generale della Filt Cgil Calabria.

Qual è la situazione del settore in Calabria? Quali sono i problemi riscontrati? Quali sono le difficoltà del trasporto terrestre, portuale e ferroviario?

«Il settore dei trasporti della Calabria ha bisogno di una completa modernizzazione, sia per rendere più attrattivo il sistema, sia per la propria efficienza, per avere un’economia in grado di rispondere maggiormente alle esigenze delle richieste pervenute. Riferito alla regione, per la quale abbiamo complessivamente 800 chilometri di coste, il mare può essere un ulteriore progetto di sviluppo perché abbiamo il porto di Gioia Tauro, il più grande del Mediterraneo, che garantisce lavoro a 3.000 occupati, di cui 1.400 nel terminalista Mct, mentre altri 600 addetti all’Asdomar».

«Questa statistica è molto importante, perché il reparto ha sofferto sempre del fenomeno della disoccupazione, mentre nel recente passato ha avuto un’incapacità di gestione e adesso sta lavorando a pieno regime. Fino un anno fa i containers che arrivavano venivano inviati via mare e non andavano con trasporto terrestre nel Nord del paese mentre dall’inizio dell’anno oltre 600 sono stati inviati tramite ferrovie e canali stradali. Entro l’anno saranno raddoppiati, sino sfiorare 1000, col progetto della Tav in Calabria che sta prendendo quota, coi lavori alla galleria Santomarco per migliorare il traffico sulla dorsale Ionica-Adriatica».

«Inoltre può essere un’occasione di industrializzazione perché alcune aree sono vuote con grande capacità di attrarre aziende e imprese creando un mondo nuovo nella zona e nella regione: la Zona economica speciale (Zes) sta avendo dei ritardi ma quando sarà finita sarà molto attrattiva per molte ditte e stanno venendo impostate le prospettive future per una grande visione all’estero».

Per quanto concerne invece il sistema aeroportuale  qual è la situazione?

«Il nostro sistema comprende tre aeroporti, ma è il punto debole della Calabria, vede difficoltà di collegamenti, col resto della nazione, per capacità di mobilità, perché non siamo ancora all’altezza del resto del paese, quindi siamo chiusi nelle rotte. Abbiamo sempre sostenuto, al contrario di molti altri, che non dobbiamo guardare ai campanilismi perché ogni aeroporto dovrebbe avere una società di gestione e abbiamo lavorato in merito per realizzarlo».

«Dopo il fallimento degli aeroporti delle città di Reggio e Crotone...........Per continuare a leggere l'articolo clicca qui!